Second Opinion Medical Consultation

Com’è nato il Network del Secondo Parere?


Com’è nato il Network del Secondo Parere?


Nel 2008  fu esperito un sondaggio di opinione presso le Autorità accademiche e le Istituzioni sanitarie dell’Università di Modena e Reggio Emilia per attivare un progetto di pubblico servizio gratuito e ricerca, incentrato sulla necessità dei pazienti di attingere ad un "secondo parere"; la proposta fu accolta con estremo scetticismo dalla (allora) direzione generale di stretta matrice politica sulla base della speciosa presunzione che non fosse lecito porre in discussione la espressione di eccellenza regionale della migliore assistenza sanitaria italiana su base nazionale, cioè quella emiliano–romagnola, e modenese in particolare. Questa visione miope purtroppo non teneva in considerazione il punto di vista dei pazienti che lamentavano come a causa della complessità multi specialistica dei grandi centri ospedalieri di "eccellenza" vi fosse scarsa intercomunicabilità tra i diversi tipi di specialisti al capezzale del medesimo ammalato e in carenza di un adeguato dialogo medico-paziente.
Il progetto però fu informalmente attuato attraverso la Cattedra Universitaria del Prof. Palmieri in forma di Network telematico gratuito del Secondo Parere, per smistare e selezionare consultazioni appropriate, richieste da pazienti con problemi non risolti oppure affetti da una pluralità sincrona di patologie, specie anziani con limitata autosufficienza e scarsa possibilità economica.

Il Network si ripropone di armonizzare i percorsi diagnostici e terapeutici per ottenere il migliore risultato clinico possibile, superando le difficoltà di dialogo interattivo in tempo reale tra i vari specialisti: "problem solving". Ovviamente essendo il Network progettato in un contesto culturale ed universitario esso include:
1) Un’indagine epidemiologica sull’incidenza, gravità e causa di tutte le patologie che spingono il paziente a richiedere un secondo parere;
2) Una ricerca aggiornata in continua evoluzione sui vari profili professionali aderenti al Network in grado di collaborare nella fase "problem solving" per la conoscenza di casi clinici oggetto di indagine, degli strumenti diagnostici più appropriati, e delle cure tradizionali oppure innovative; contribuendo talora a proporre soluzioni originali, cure off-label od anche il ricorso a cure naturali e/o non convenzionali, purchè basate su un sufficiente grado di evidenza di efficacia. Si precisa a tale scopo che il paziente è doverosamente informato su tutti gli aspetti della terapia che viene proposta in forma compassionevole per malattia orfana di cura o curata inefficacemente, ottenutone consenso informato scritto o verbale.
3) Una serie di pubblicazioni scientifiche e relazioni congressuali rivolte a condividere con la comunità scientifica nuove acquisizioni di trovati originali efficaci (strumenti, medical devices, formulazioni terapeutiche, effetti off-label); inoltre studi sull’appropriatezza ed efficacia delle cure nella dimensione del secondo parere per trasmettere questa esperienza integrativa e di dialogo medico-paziente alle giovani generazioni di medici.

Tale circuito è stato reso possibile grazie alla confluenza di più opportunità, tra cui:
1) La disponibilità di ampio accesso a banche dati clinico-scientifiche dei maggiori centri mondiali di ricerca di sperimentazione e di terapia clinica in fase 2 e 3 con attivazione di indagini in tempo reale su un quesito concreto di salute.
2) Possibilità di accedere ad algoritmi diagnostico-terapeutici di avanguardia, in numerose Istituzioni pubbliche e private, italiane e straniere, per risolvere specifici problemi individuali per i quali non è stato reso disponibile in precedenza altro tipo di cura.
3) Un ampio panel di professionisti disponibili a consulti collegiali e/o ad essere estemporaneamente interpellati su casi appellati al secondo parere, in un dialogo condiviso ed olistico, centrato sul paziente.
4) Ricercatori Esperti dedicati alla consultazione locale provinciale, regionale, nazionale, internazionale diretta dei casi clinici sotto la guida del Prof. Palmieri.

Il secondo parere si caratterizza anche come Osservatorio epidemiologico per censire, studiare e pubblicare i casi clinici di maggiore rilievo, e promuovere sul territorio l’applicazione precoce della telemedicina, per il monitoraggio dei soggetti in trattamento e per il supporto professionale ma anche psicologico nei casi in cui ciò si renda necessario.
Vengono ivi svolte e pubblicate ricerche specifiche sul tema del secondo parere, articoli a stampa di case reports o di valutazioni retrospettive di casi clinici arruolati progressivamente, e trattati in modo compassionevole, spontaneo, aneddotico; nonché edizioni di volumi di educazione sanitaria, per continuare la mission di ricerca e di sviluppo delle conoscenze scientifiche in questo campo.

Copyrights © 2017 Prof. Palmieri All Rights Reserved || Powered by Ermes Digital Communication